giovedì 20 gennaio 2011

L'INFANZIA FINITA


 
Fiat 500 C Belvedere (dal web)

La prima vettura che arrivò a casa è stata una Fiat 500 C Belvedere, color grigio topo. Era il 1959.
Prima di allora mio padre lasciava le ceste con i fiori sulla strada da cui un autocarro tutte le notti le prelevava per poi lasciarle sul plateatico del mercato. Poco dopo mio padre scendeva a piedi sull'Aurelia, prendeva il filobus da Ventimiglia ed andava al mercato. Allora al mercato si andava tutti i giorni, e tutte le notti c'erano le ceste da preparare (non esistevano le celle refrigerate come oggi). 
Al terzo tentativo, nel 1958, mio padre riuscì a prendere la patente (aveva 45 anni) ed acquistò subito una bella Fiat 500 C Belvedere usata con il tetto apribile in tela nera. Ma il tetto non fu mai aperto: sul tetto fu prontamente e definitivamente installato un robusto portapacchi adibito al trasporto delle ceste.
L'evento assunse un'importanza che superò di molto quella delle pur grandemente migliorate condizioni di lavoro e, quindi, di vita di mio padre. Da allora, soprattutto nel periodo estivo e, comunque, quando il lavoro in campagna lo consentisse, la domenica si partiva.
Avevo 7 anni ed il mondo, all'improvviso, assunse tutto un altro aspetto, era ufficialmente finita l'infanzia.

martedì 18 gennaio 2011

La Casa di Nico è lassù, sulla collina, appoggiata, anzi, legata alla roccia azzurra come il cielo, lontana dai rumori. E' affacciata sul mare da cui prende respiro, infinito come lo sguardo che l'avvolge.
Prende il sole tutto il giorno e spesso il vento la piega e la sospinge, cercando di staccarla dalle radici. Allora è tutto un pieno di rumori, di sibili, di urla ma, alla fine, lei è ancora lì, fiera e ferma, in attesa silenziosa.
La Casa di Nico è la casa dove abitiamo mio figlio ed io.